Verso l'8 Marzo: Luisa Spagnoli, una donna per le donne

Verso l'8 Marzo: Luisa Spagnoli, una donna per le donne

Fine dell’Ottocento. A Perugia, il 30 ottobre 1877 nasce Luisa Sergentini, un nome che sarà presto destinato a rimanere nella storia dell'imprenditoria femminile mondiale. Dalla personalità caparbia e determinata, poco più che ventenne, Luisa Sergentini decide di sposare Annibale Spagnoli, in un matrimonio d'amore da cui verranno alla luce i piccoli  Mario, Armando ed Aldo, una delle più grandi gioie della vita dell'imprenditrice. Spinti dall'entusiasmo dirompente di Luisa, donna forte, appassionata, sorretta dal suo coraggio, in un incessante vortice di dubbi e incertezze, i coniugi decidono di rilevare un’antica drogheria del centro della cittadina di Perugia, la  Perugina. Sarà questo il luogo in cui prenderà avvio una fortunatissima produzione di confetti, che segnerà il primo vero successo della sua vita. Luisa è creativa, innovatrice appassionata al suo lavoro. Ma  quell'armonia cosi faticosamente conquistata, si frantumerà nel 1915, anno in cui l'Italia decide l'entrata nella Prima Grande Guerra. La crisi inizia a prendere forma, tra la scarsità di mano d'opera dovuta all'arruolamento in guerra degli uomini ed il picco raggiunto dai costi delle materie prime, tra le quali lo zucchero, alla base della produzione dei confetti. C’è bisogno allora di tutta la capacità di inventare e reinventare di Luisa: inizia l'assunzione delle donne e la conversione  della produzione, da caramelle e confetti alla produzione di cioccolato, dando vita cosi   nel 1917 al Cacao Perugina, rilancio e crescita dell'azienda. La grandezza dell'imprenditrice, oltre alle proprie naturali doti, risiede nel suo stesso essere donna, consapevolezza che la condurrà a farsi carico delle difficoltà vissute dalle donne lavoratrici, costrette ad affrontare, da sempre il ruolo di madri e lavoratrici, cura della famiglia e lavoro. Tutto ciò condurrà Luisa ad aprire nei pressi del proprio stabilimento, nursery aziendali e spazi ricreativi, decidendo di retribuire, in modo rivoluzionario, anche il tempo impiegato dalla madri nell'allattamento dei piccoli, garantendo alle proprie dipendenti lavoratrici quella serenità che spetta loro di diritto.

Il suo lavoro non si arresta. Dà vita alla cassa mutua aziendale per le malattie, offre posti di lavoro riservati alle donne maltrattate, attiva la mensa aziendale, organizza corsi serali che vanno dall’apprendimento delle lingue straniere all’igiene domestica. Luisa non smette mai di osservare, pensare e inventare. Dagli scarti che andavano sprecati di gianduia e granella di nocciole della produzione dei cioccolatini, dà vita al celeberrimo Bacio e dalla storia d’amore che la lega a Giovanni Buitoni ( figlio del socio Francesco) e dalla sua romantica abitudine di nascondere tra i cioccolatini che gli inviava pensieri d’amore, nascono i famosi bigliettini che ancora oggi ritroviamo in ogni Bacio che ci accingiamo a gustare.

L’estro cosi sviluppato e moderno di questa intuitiva e brillante imprenditrice degli anni Venti, non si ferma mai. Di li a non molto stravolge ancora la propria esistenza, fondando addirittura la sua casa di moda, famosa in tutto il mondo per la tecnica da lei brevettata per filare la lana d’angora. Luisa avrà anche in questo caso la grande intuizione di pubblicizzare i propri prodotti tessili attraverso l'inserimento  all'interno delle uova di Pasqua prodotte nello stabilimento Perugina di calzini e guanti, dando avvio alla tradizione delle sorprese all'interno delle uova. Tutto quello che abbiamo raccontato di Luisa rivela ed eleva il coraggio di essere se stessi.La sua capacità di non prestare l'orecchio, di non dare ascolto a quella innata e segreta paura di sbagliare (che spesso attanaglia le nostre menti limitando il nostro pensiero e conseguentemente il nostro agire), si rivela essenziale, sopratutto se tale paura, una volta avvertita, la si riesce a trasformare in continui slanci ardimentosi.

“La capacità di immaginare quello che ancora non c’è, questo fa la differenza” scriveva Luisa.